FuoriluogoNascere femmine significa fare fatica, a partire dal punto di vista biologico per finire con quello psicologico.
Nascere femmine negli anni ’90 significa vivere la propria adolescenza nel Duemila, il nuovo millennio immerso nell’innovazione tecnologica, in un mondo interconnesso senza limiti. Quante cose senza limiti: Internet senza limiti, messaggi senza limiti, chiamate senza limiti. C’è un solo limite: essere femmina. Ai colloqui ti chiederanno se vorrai avere figli e la risposta giusta sarà sempre “no”. Ci sono cose che non puoi fare, sono da maschi. Troverai sempre qualcuno che ti dirà cosa devi fare e difficilmente lo farà in tono amichevole. Dovrai essere sempre un passo avanti per dimostrare di essere all’altezza. Siamo nel mondo della parità dei sessi, sentiamo continuamente questa storia. La sentiamo mentre vediamo che il modello proposto alla donna è fondamentalmente sempre lo stesso: devi essere bellissima, nel modo giusto. Devi sorridere sempre nel tuo mondo incantato dove regna la perfezione. Siamo ben lontane dalle nostre fragilità, dalle nostre paure, dal taglio di capelli che questa volta non ci dona, dalla riga dell’eye-liner che è sempre diversa rispetto a quella dell’altro occhio. Le donne sono speciali in questo mondo. Al loro posto e in penombra. Con il dubbio costante di essere fuoriluogo. Honorable mention at the 12th Julia Margaret Cameron Award Series "Women seen by women" Exhibited May 2019 at Gallery Valid Foto - Barcellona |